La Regione Lombardia riconosce il ruolo del veterinario LP nel Piano sanitario regionale 2002-2004

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Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Piano Socio-Sanitario regionale 2002-2004. Leggendolo si possono trovare alcune delle proposte avanzate dalla segreteria regionale del Sivelp alla commissione terza (sanità) della Lombardia. Di particolare rilevanza è la volontà, espressa chiaramente nel documento in questione, di considerare il veterinario libero professionista …

Nei giorni scorsi il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Piano Socio-Sanitario regionale 2002-2004. Leggendolo si possono trovare alcune delle proposte avanzate dalla segreteria regionale del Sivelp alla commissione terza (sanità) della Lombardia. Di particolare rilevanza è la volontà, espressa chiaramente nel documento in questione, di considerare il veterinario libero professionista parte integrante del sistema di rete di epidemio-sorveglianza come richiesto dal d.lgs. 22 maggio 1999 e come già commentato su queste pagine. In estrema sintesi si è deciso di riconoscere che, nel capitolo della prevenzione, è più che mai necessario creare i presupposti affinché tutte le parti coinvolte negli allevamenti: produttori, veterinari pubblici dipendenti, veterinari liberi professionisti, istituti zooprofilattici, collaborino in maniera serie ed efficace. Gli sforzi prodotti dalla segreteria regionale Sivelp hanno ottenuto il riconoscimento, in un atto ufficiale, della figura del ” Veterinario Aziendale” libero professionista e del suo ruolo svolto negli allevamenti come operatore sanitario in Lombardia. E’ questo, solo il primo passo: ma forse il più importante poiché pone le basi per la creazione di un dialogo costruttivo con il servizio sanitario. Resta, solo, il rammarico di non essere riusciti a far riconoscere l’importanza dei colleghi liberi professionisti, nella prevenzione delle zoonosi negli animali d’affezione e nella prevenzione del randagismo. (06/05/2002)

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