Alberto Schianchi interviene sulla lettera di Paolo Rasori

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Prendere parte alle polemiche, specialmente in quelle dai probabili risvolti legali non è cosa da furbi ed è per questo motivo che prendo carta e penna. Mi riferisco all’inevitabile ripercussione che ha avuto e avrà anche in seguito per quanto sollevato dal dott. Rasori e riportato su “Settimana Veterinaria”. Penso di poter …

Prendere parte alle polemiche, specialmente in quelle dai probabili risvolti legali non è cosa da furbi ed è per questo motivo che prendo carta e penna. Mi riferisco all’inevitabile ripercussione che ha avuto e avrà anche in seguito per quanto sollevato dal dott. Rasori e riportato su “Settimana Veterinaria”. Penso di poter essere tra i pochi, assieme ai miei famigliari, ad avere sperimentato il volontariato integralista e utopistico del dott. Rasori. I tempi sono cambiati, per me, nello specifico, lo erano anche prima. Trovo giusto che chi si occupa dei problemi altrui, unitamente ai propri, lo debba fare con spirito volontaristico ed è per questo motivo che lo scrivente, nella votazione di quella delibera, si è astenuto sia nella sua approvazione che nella sua determinazione. Questo però non risolve il problema. Se i delegati provinciali ENPAV si sono attribuiti un rimborso spese e per primi hanno avuto modo di sollevare il problema, non vedo perché non si possa, aumentando il costo dell’iscrizione all’Ordine, prevedere anche un rimborso per i consiglieri degli Ordini stessi e per chi passa il tempo dedicando alla categoria, spesso in orari assurdi e con l’assunzione di responsabilità, parte delle proprie risorse anche economiche. Esiste sempre e comunque, per coloro che non concordano la decisione intrapresa, la possibilità di rinunciare o di devolvere il gettone di presenza. I maggiori beneficiari della buona gestione ENPAV sono soprattutto i LLPP, che non hanno altro trespolo per garantirsi: il presente con l’assistenza ed il futuro con la previdenza. Per garantire a loro stessi ed ai colleghi questi due diritti fondamentali i delegati llpp devono a volte rinunciare ad intere giornate di attività professionale e non solo in conseguenza delle due convocazioni annuali. Se la gestione dell’Ente fosse quella descritta dal dott. Rasori, potrei anche avere dubbi sulla legittimità morale di quella delibera, ma, grazie a Dio e ringraziando chi ha lavorato con serietà in tutti questi anni, la situazione è molto meno preoccupante di quella raccontata. Sono invece più preoccupato per i 150 milioni di lire spesi per le elezioni dei delegati provinciali ENPAV, sempre più snobbate dai colleghi, lo sono molto meno per le 250.000 lire, perché è questo che rimane, di rimborso spese al delegato per le telefonate e per i viaggi che deve fare per espletare il proprio mandato. Come presidente di Ordine, dott. Rasori, sarei più allarmato per questa situazione di disaffezione al voto, che si sta sistematicamente registrando sia per le elezione ENPAV che per quelle degli Ordini. Di questo la classe dirigente deve fare pubblica ammenda. Se poi la cosa può farLe piacere, ricordo che molti delegati provinciali stanno attenti alle spese nelle loro trasferte, compreso il dott. Quadrelli, delegato di Mantova e mio gradito ospite nella trasferta da e per Roma. Consideri questa mia come uno sfogo dott. Rasori. Non è mia intenzione fomentare polemiche, per così poca cosa, con un Collega come Lei che ha sempre dimostrato quell’attaccamento disinteressato, tipico delle persone per bene. Dott. Alberto Schianchi Responsabile E.N.P.A.V. per il S.I.Ve.L.P.

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