ENPAV: lettera aperta del Consiglio Direttivo dell’Ordine di Mantova al Consiglio di Amministrazione

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ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 46100 Mantova – Via Accademia, 43/A Tel. 0376 – 328508 Prot. 626/01 Mantova lì, 15/12/2001 Al PRESIDENTE ENPAV Dr. Alessandro Lombardi AI CONSIGLIERI ENPAV Prof. Sebastiano Tarantini Dr. Oscar Gandola Dr. Gianfranco Gili Dr.ssa Silvana Gori On.Dr. Gianni Mancuso Dr.ssa Renata Parisse Dr. Francesco Sardu Dr. Paolo Tullio Scotti e p.c. AL Presidente FNOVI Dr. Domenico D’Addario Al Segretario SIVEMP Dr. Aldo …

ORDINE MEDICI VETERINARI DELLA PROVINCIA DI MANTOVA 46100 Mantova – Via Accademia, 43/A Tel. 0376 – 328508 Prot. 626/01 Mantova lì, 15/12/2001 Al PRESIDENTE ENPAV Dr. Alessandro Lombardi AI CONSIGLIERI ENPAV Prof. Sebastiano Tarantini Dr. Oscar Gandola Dr. Gianfranco Gili Dr.ssa Silvana Gori On.Dr. Gianni Mancuso Dr.ssa Renata Parisse Dr. Francesco Sardu Dr. Paolo Tullio Scotti e p.c. AL Presidente FNOVI Dr. Domenico D’Addario Al Segretario SIVEMP Dr. Aldo Grasselli Al Segretario SIVELP Dr. Gastone Dalmonte OGGETTO: Assemblea Nazionale dei Delegati del 24/11/2001 – Roma. Il Consiglio Direttivo di questo Ordine ha ricevuto, nella seduta del 12/12/01, dal Dr. Quadrelli, Delegato ENPAV di Mantova, le risultanze dei lavori dell’Assemblea Nazionale in oggetto indicata, durante la quale si è provveduto all’elezione dei nuovi organi di amministrazione dell’Ente ed all’approvazione del bilancio. Nel prendere atto di quanto riferito, il Consiglio Direttivo di Mantova si congratula con le SS.LL. per il rinnovo o la nuova elezione nell’organismo centrale, augurando e facendo auspici di buon lavoro per la gestione dell’attività previdenziale della categoria che, come è evidente, interessa tutti i Medici Veterinari iscritti agli Ordini Professionali. Tra le iniziative discusse ed approvate ne risulta, tuttavia, una riguardante la proposta di riconoscere un gettone di presenza ai Delegati Provinciali (fatta, pare, dal Consiglio uscente) che merita, a parere di chi scrive e dell’intero Consiglio Direttivo di Mantova, qualche considerazione nonché riflessione: * Negli ultimi anni le attività e le iniziative dell’ENPAV, come risulta da atti, convegni e relazioni scritte sono improntate ad un’inderogabile necessità di risparmio e di adozione di meccanismi che portino ad una minor spesa nel calcolo delle pensioni, allo scopo di non arrivare ad un punto di non ritorno compromettendo l’esistenza dell’Ente medesimo. Da più anni il ritornello che abbiamo sentito e che noi stessi abbiamo riportato ai nostri iscritti è stato quello riferito alla necessità di “tagliare” le pensioni a chi già ce l’aveva, di far pagare di più ai Colleghi che sono andati in pensione, di diminuire le spese di gestione perché i calcoli attuariali potessero garantire la sopravvivenza. * I provvedimenti già adottati in passato di revisione dei parametri e di revisione dell’età pensionabile, in aggiunta a quelli previsti da norme nazionali, applicate anche alle casse previdenziali autonome, hanno fatto sì che i trattamenti pensionistici di buona parte dei Veterinari, soprattutto quelli in quiescenza prima del 1991 e di quelli pensionati ai sensi della L. 136/91, sono stati in costante e continuo decremento causando proteste giustificate e comprensibili da parte dei Colleghi pensionati, nonché di quelli che devono ancora arrivare alla pensione e che non sanno se alla fine troveranno almeno i soldi versati. Tutto ciò ha creato e sta creando ancora un notevole disagio, per cui la proposta di cui sopra porta e porterà sicuramente ad un’ulteriore accensione di proteste veramente motivate, che si riesce facilmente a comprendere e giustificare. Risulta infatti, inoltre, che il dibattito sull’argomento sia stato vivace e serrato e che solo 33 Delegati su 95 abbiano votato favorevolmente, 17 abbiano votato contro e ben 45 si siano astenuti. L’esito di tale votazione parla chiaro: il riconoscimento di un gettone di presenza di L. 500.000 per la partecipazione ad ognuno dei Delegati alle Assemblee annuali, pur avendo in sé un carattere non importantissimo nella quantità, assume invece un significato moralmente inaccettabile e difficilmente qualificabile. Ciò significa anche non riconoscere alcuna solidarietà almeno morale ai Colleghi anziani, coloro che hanno pagato poco in tanti anni ma che poco hanno raccolto. Se questa iniziativa sarà attuata, costituirà un ulteriore atto di irriconoscenza nei confronti di tali Colleghi e di quelli che hanno visto passare la loro pensione da L. 900.000 circa a L. 650.000 circa nel giro degli ultimi 5 anni. Per i motivi di cui sopra, il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Veterinari di Mantova ha dato mandato al suo Presidente di inviare la presente nota richiedendo a viva voce che la proposta di cui trattasi, ancorché approvata con una votazione del tutto discutibile, venga annullata e che non trovi riscontro nell’attività dell’Ente. Si ha motivo di credere che l’attività di rappresentanza, anche dell’Ente Previdenziale, sia un obbligo di servizio per chi accetta tale incarico che non meriti alcun riconoscimento economico al di fuori del rimborso delle spese come di consueto riconosciute. Mi auguro che la presente nota, sia pure di una piccola Provincia, possa far sorgere un attimo di riflessione in tutti i destinatari della presente nota, perché troppe cose che non riteniamo giuste non trovino una facile sede ed abitudine anche nelle attività previdenziali della professione. Distinti saluti. Per il Consiglio Direttivo IL PRESIDENTE Dr. Paolo Rasori

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