Vende ROLEX per pagare il veterinario?!

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Vi è grande confusione nei cittadini sulla veterinaria.
Lo Stato, attraverso le aziende sanitarie, garantisce alcuni servizi, ma l’80% dei veterinari italiani non è dipendente pubblico. Persino da parte delle aziende,  dove l’ispezione degli alimenti di origine animale tutela direttamente la sicurezza sanitaria dei cittadini, devono essere versati ingenti “diritti sanitari” per i controlli obbligatori da parte dei veterinari pubblici.
Quello veterinario su animali da compagnia  è un servizio PRIVATO, non paga lo Stato!
In relazione al clamore mediatico suscitato dalla notizia di un proprietario di animale da compagnia che avrebbe dovuto vendere il Rolex per far operare il proprio cane, il Sindacato veterinari liberi professionisti (SIVELP) ribadisce che le prestazioni veterinarie non sono coperte dal Sistema Sanitario.
Come mai -ci chiediamo- non suscita altrettanta disapprovazione il fatto che un malato oncologico che chiede un intervento “privato” presso qualsiasi STRUTTURA PUBBLICA ITALIANA (magari al solo scopo di guadagnare del tempo prezioso), debba prima versare all’amministrazione dell’ azienda sanitaria pubblica l’intero ammontare della prestazione? Lo stesso dicasi per qualunque esame o visita con liste d’attesa inesauribili. O non indigna che un infartuato all’estero debba garantire la copertura della carta di credito per ricevere soccorso.
Basta ipocrisie! Nessuno obbliga a possedere animali e chi li possiede deve farsene carico, assumendosi le proprie responsabilità e non facendo ricadere i costi su tutti gli altri cittadini.
Dr. Angelo Troi – Segretario nazionale SIVELP

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