Non piace il “tirocinante Fnovi”

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Pubblichiamo una lettera, con osservazioni che SIVeLP condivide, sulla figura del tirocinante tratteggiata da FNOVI.

Abbiamo scritto altre volte che i veterinari neo-laureati sono sfruttati e la formazione professionale non deve, neppure lontanamente, configurarsi come business (tanto meno per lo Stato con gli ECM). I neo-laureati scelgano da che parte stare: se con chi ne giustifica lo sfruttamento o con chi li difende.

 Scrivo in merito alla nuova circolare 5/2012 della FNOVI. Vorrei fornirti il mio punto di vista su questa nuova “figura professionale”: si tratta spesso di un neolaureato, a cui l`università italiana non ha purtroppo fornito la formazione pratica per poter esercitare la professione in modo autonomo, è in cerca di lavoro ma trova solo tirocini non retribuiti, inizia allora a prestare la sua opera in maniera gratuita presso una grande clinica dove spera di ricevere una buona formazione e magari, un giorno, un posto presso la struttura, ma in realtà viene relegato alla pulizia delle gabbie e cura dei degenti, a fare assistenza nei turni festivi e notturni quando scarseggia il personale.

Mansioni che in altre nazioni europee vengono affidate alle ben specializzate “nurse”. Il residente volontario passa così da una clinica all`altra collezionando certificati di tirocinio che non hanno alcun valore legale. Grazie a questa nuova circolare ora si vedrà anche costretto a firmare un contratto in cui, per salvaguardare la Clinica, rinuncia a qualsiasi diritto retributivo e di risarcmento in caso di infortunio.

Io mi chiedo, ma è legale?

Devo credere che le cliniche che numerose pubblicano annunci di ricerca tirocinanti su vetjob.it lo facciano solo per amore fraterno?

Ben diverso sarebbe stato tutelare i neolaureati, ponendo un limite, per lo meno temporale, allo sfruttamento. Si sarebbe potuto porre una retribuzione minima, in maniera che la Clinica che recluta un neolaureato sia davvero motivata a formarlo perchè sia presto autonomo nel lavoro.

Mi piacerebbe che le cose cambiassero.

 Lettera firmata.

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

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