GROUPON e Vet.- Considerazioni a margine.

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La veterinaria è cambiata e stanno cambiando le strategie di vendita, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare! Non crediamo, in tutta sincerità, che sia un problema degno di nota l’offerta di prestazioni tramite reti internet di scontistica in veterinaria. Un libero professionista sente la crisi economica, la concorrenza …

La veterinaria è cambiata e stanno cambiando le strategie di vendita, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare! Non crediamo, in tutta sincerità, che sia un problema degno di nota l’offerta di prestazioni tramite reti internet di scontistica in veterinaria. Un libero professionista sente la crisi economica, la concorrenza della veterinaria pubblica e quella dei dipendenti che fanno il doppio lavoro. Siamo su un mercato con ambulatori del SSN e strutture universitarie che possono sfuggire completamente a logiche di concorrenza, fiscalità, pubblicità, coerenza dei costi delle prestazioni. Assistiamo ad un vero sfruttamento di Colleghi mal retribuiti. Questi sono temi seri e quotidiani e non un fenomeno marginale e limitato, il cui peso sul mercato del lavoro è irrilevante. Ci siamo creati l’immagine, scimiottando indebitamente la medicina umana che è in larghissima parte pubblica, di una categoria che lavora per spinte etiche e pulsioni sociali, tralasciando l’aspetto economico con il quale dobbiamo fare i conti ogni volta che verifichiamo che il nostro reddito medio di categoria sfiora i 16.000 euro e non i 60.000 dei medici. Vogliamo farne una questione etica e di immagine? Benissimo. Ma allora, se intendiamo essere credibili, chiediamo alla Federazione degli Ordini di indirizzare un nuovo documento al Ministro della Salute Fazio di cui suggerisco l’incipit: “Spett. Autorità, ci sono pervenute segnalazioni in relazione a prestazioni medico veterinarie in regalo con il logo di “Stagione della Prevenzione”…. Tutto il resto del documento -mutatis mutandis- si adatta alla perfezione:

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