ENPAV: un momento importante

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Programma S.I.Ve.L.P. per l’E.N.P.A.V. Si stanno concludendo in questi giorni le elezioni dei Delegati Provinciali dell’E.N.P.A.V. che presto, si prevede entro novembre 2001, si riuniranno in Assemblea Nazionale a Roma per eleggere a loro volta: – Presidente e Vice Presidente dell’Ente; – sei membri del Consiglio di Amministrazione (di cui cinque tra gli iscritti …

Programma S.I.Ve.L.P. per l’E.N.P.A.V. Si stanno concludendo in questi giorni le elezioni dei Delegati Provinciali dell’E.N.P.A.V. che presto, si prevede entro novembre 2001, si riuniranno in Assemblea Nazionale a Roma per eleggere a loro volta: – Presidente e Vice Presidente dell’Ente; – sei membri del Consiglio di Amministrazione (di cui cinque tra gli iscritti e uno tra i pensionati); – un Sindaco effettivo e uno supplente in rappresentanza degli iscritti; – un Sindaco effettivo e uno supplente in rappresentanza dei pensionati. Gli eletti durano in carica 5 anni e sono rieleggibili, purché non abbiano maturato i diritti per il godimento della pensione, a parte naturalmente i rappresentanti dei pensionati. Sono nominati Presidente e Vice Presidente coloro che raggiungono il maggior numero di voti fra i candidati alle rispettive funzioni. Sono nominati Sindaci effettivi, in rappresentanza degli iscritti e dei pensionati, i candidati che ottengono il maggior numero dei voti nelle rispettive liste, e supplenti i due immediatamente seguenti. In particolare l’elezione dei sei membri del Consiglio di Amministrazione, in rappresentanza degli iscritti e dei pensionati, si svolge con il sistema delle liste concorrenti, comprendenti un numero di candidati non superiore a sei, con voto segreto e preferenze limitate a non più di due terzi dei consiglieri da eleggere e assegnabili solo a candidati della lista votata. Sono eletti Consiglieri i quattro candidati che ottengono il maggior numero di preferenze all’interno della lista più votata e i due candidati che ottengono il maggior numero di preferenze nella lista che arriva seconda. Il Presidente in carica della FNOVI è membro di diritto del Consiglio di Amministrazione, come del pari lo sono un rappresentante del Ministero del Lavoro ed un rappresentante del Ministero della Sanità. È estremamente importante l’attività dei Delegati Provinciali, così come l’esperienza maturata dagli stessi nei precedenti mandati; abbiamo pertanto cercato in questa campagna elettorale di riconfermare il maggior numero dei delegati uscenti, nell’intenzione di facilitare i lavori dell’Assemblea Nazionale nei prossimi cinque anni. Auspichiamo che durante questo mandato ci sia un maggiore coinvolgimento degli stessi, anche attraverso momenti diversi di confronto con la Dirigenza dell’Ente, da organizzarsi periodicamente fra un’Assemblea e l’altra, presso la nuova sala delle riunioni intitolata a Mario Schianchi, per un approfondimento sulle tematiche incombenti, fra le quali possiamo innanzi tutto segnalare: – il prossimo bilancio tecnico attuariale e i possibili conseguenti percorsi; – la previdenza integrativa e le esperienze in atto da parte delle altre Casse privatizzate; – la conoscenza della storia del nostro Ente, per valutare gli oneri ereditati dal precedente Organismo parastatale e per indirizzarlo verso una gestione previdenziale più equilibrata, capace di garantire i diritti di tutti gli iscritti, attuali e futuri. L’approvazione del bilancio consuntivo dell’anno 2000, con 71,5 miliardi di ricavi, 51 miliardi di costi e 20,5 miliardi di utile d’esercizio, ha portato il patrimonio netto dell’ENPAV a 213 miliardi complessivi, a dimostrazione di una corretta, dinamica e oculata gestione intrapresa. Oggi l’ENPAV è un’ “Impresa previdenziale”, trasformata in entità giuridica privata con il D.L.vo n. 509/94, ed è sottoposta, in qualità di gestore di forma obbligatoria di previdenza e assistenza, alla vigilanza dei Ministeri del Lavoro, del Tesoro e della Sanità esclusivamente per l’approvazione degli Statuti e dei regolamenti e per le ratifiche delle delibere sui contributi e sulle prestazioni, nonché della Corte dei Conti sui bilanci annuali. L’organizzazione e la gestione economica-finanziaria di tale “Impresa previdenziale”, che non ha scopo di lucro e che non può usufruire di finanziamenti pubblici, ma che deve, in ogni caso, garantire la pensione agli iscritti, responsabilizza in modo totalizzante il Consiglio d’Amministrazione e, in primis, il suo Presidente. Ne consegue che diventa legittima la richiesta da parte del nostro Sindacato di una presenza assidua e costante, presso la sede dell’Ente, del prossimo Presidente e del Vice Presidente. I positivi risultati raggiunti non consentono di dimenticare alcune evidenti difficoltà insite al nostro interno e certamente motivo di preoccupante disagio, quali le reiterate e ingiustificate resistenze di una componente importante della categoria sulla corretta applicazione di norme legislative, quali l’iscrizione all’Albo professionale e soprattutto quelle sull’applicazione del contributo integrativo del 2% (due percento). L’incremento del gettito del contributo integrativo deve essere, nel prossimo quinquennio, uno dei principali obiettivi per il nuovo Consiglio d’Amministrazione e dovrà impegnare alcuni dei nostri migliori dipendenti e collaboratori. Da ciò dipende, infatti, la possibilità di trasformare gradualmente l’attuale sistema di gestione previdenziale “a ripartizione” in quello a “capitalizzazione”, per impostare, con equità ed equilibrio, un sistema misto capace di attenuare l’impatto sulle future generazioni che dovranno avere la capacità di accumulare ulteriori riserve, necessarie per soddisfare anche i propri diritti previdenziali. Altro qualificante obiettivo, da realizzare da parte del nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’Ente, dovrà essere quello dell’istituzione del “fondo di pensione integrativa” quale secondo pilastro previdenziale per i liberi professionisti. Dalla legge di riforma (n. 136/91) dell’ENPAV è ormai passato un decennio, denso di positivi avvenimenti, e alla stessa, alla luce delle esperienze applicative fatte, sono state apportate le necessarie modifiche e integrazioni. Si parla oggi, a livello governativo, di un’applicazione generalizzata, sia nella previdenza pubblica sia in quella privata, del sistema contributivo puro. Il nostro Ente, con lungimiranza, attraverso le modifiche apportate al proprio Statuto, è già su questa strada, anche se tale sistema contributivo va affinato e adeguato, con i necessari correttivi, alle esigenze della nostra Categoria. Nei prossimi 5 – 10 anni va comunque verificata la validità di quell’originale disegno di solidarietà di categoria, che prevedeva quei livelli minimi di garanzia che una funzione previdenziale è chiamata a soddisfare nell’ambito di una moderna sicurezza sociale. Certamente le scelte sostenibili dovranno prevedere l’accumulo di riserve nel rispetto dei livelli compatibili tra aliquote contributive e prestazioni previste. Il nostro obiettivo sarà quello di affidare questo compito a Colleghi attenti e preparati sul fronte delle scienze cognitive demografico/attuariali e sensibili alla solidarietà e all’interesse collettivo, ricordando che il Sindacato sarà sempre vigile e attento a verificare l’operato di questi rappresentanti per salvaguardare l’interesse dei propri iscritti.

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